L’anno appena trascorso ha registrato un’impennata nelle vendite e nella fabbricazione di elettrodomestici, come lavasciuga e asciugatrici, di cui si apprezza sempre di più l’indiscussa utilità, soprattutto in particolari condizioni abitative in spazi ristretti e senza la possibilità di stendere i panni ad asciugare. Il perché di questo successo va ricercato, oltre che nell’offerta di modelli sempre più tecnologici dalle alte prestazioni e dai programmi più disparati, anche nella riduzione dei consumi negli elettrodomestici di ultima generazione. Non è un segreto che oggi le moderne asciugatrici o lavasciuga consumano la metà rispetto a modelli più datati. Ormai è assodato che i modelli che vanno per la maggiore sul mercato sono i prodotti ‘bio’ ed ecosostenibili, in prima fila per favorire un risparmio che dia una boccata d’ossigeno all’economia domestica della famiglia e, nel contempo, si ripercuota positivamente anche sull’equilibrio ambientale. Ma quali lavasciuga sono più ecologiche? Facciamo chiarezza, l’ecologicità è un lavoro di squadra fra il modello di elettrodomestico ‘green’ e i comportamenti virtuosi degli utilizzatori che spesso non utilizzano al meglio la lavasciuga o non ne sfruttano tutte le potenzialità. In questo senso si suggerisce di caricare il giusto il cestello della macchina, che non dev’essere zeppo per non faticare e ottenere una qualità di asciugatura mediocre, in quanto i panni nell’oblò devono respirare, avere spazio e non essere ‘soffocati’ o aggrovigliati. Detto questo, esistono lavasciuga più ‘bio’ di altre, in quanto strutturate per non creare impatti ambientali dannosi. Fra le lavasciuga più rispettose dell’ambiente troviamo le Aeg, in classe energetica A e con un’asciugatura non invasiva che sfrutta il motore a pompa di calore strutturato per calmierare i consumi e anche la temperatura. Il sistema Total Acqua Control System frena gli sprechi idrici, inoltre questi modelli, anziché aggredire i capi, li coccolano riservando a ognuno il giusto programma. Dallo schermo Lcd si accede alla pulsantiera digitale dei programmi che sono molto specifici, con un occhio particolare ai tessuti più delicati. Si può, inoltre, impostare sia il ciclo di lavaggio che di asciugatura a partenza ritardata, fino a 20 ore dal momento dell’impostazione. L’unica stonatura è il prezzo, intorno ai 600 euro, che però va valutato in relazione all’offerta che è fra le più versatili e di qualità sul mercato degli elettrodomestici per la casa. Per dubbi e quesiti si può accedere a https://lavasciugamigliore.it/.
Lavasciuga, come scegliere i modelli più ecologici?
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